lunedì 7 giugno 2010

Niente per caso

...non ci volle un inverno per ricostruire il biplano, ci vollero due anni.
Due anni di risparmi e di lavoro sul rottame per rimuovere il legno fracassato e la tela, i montanti rott, le parti del motore. Nell'arco di quel periodo terminai e rivestii un nuovo pianetto centrale dalle ali superiori, sostituii una dozzina di centine spezzate nelle ali dell'aereo, fui pronto a proteggere con l'acqua mentre la fiamma ossidrica sostituiva con nuovo acciaio gli attacchi danneggiati, e i nuovi montanti venivano ricavati da tubi profilati.
..........................Fusoliera finita. ali montate e regolate. coda su. Motore montato. Nuova cappottatura.
E venne il giorno in cui la vecchia elica sul nuovo motore girò in un disco d'argento, e all'improvviso il biplano, morto per due anni, tornò a vivere, facendo risuonare forti echi dalle porte ell'hangar..............morto per tanto tempo tornavo a viverre. Incatenato per tanto tempo, ero ancora libero.
Finalmente la risposta. La lezione che era stata così difficile da scoprire, e così difficile da imparare, diventò immediata e chiara e facile. La ragione dei problemi è la loro soluzione. PErchè questa è la vera natura dell'uomo, andare oltre i limiti, provare la sua libertà. non è la prova che abbiamo davanti, quella che detemina chi siamo e cosa diventeremo, ma il modo in cui superiamo la prova, se buttiamo il cerino sul rottame o se, superandolo, passo dopo passo ci facciao strada verso la libertà......................Problemi da superare. Libertà da dimostrare. E, fino a qundo crederemo al nostro sogno, niente per caso.

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